Come funziona il primo colloquio?

Il primo colloquio è molto importante perché rappresenta, di fatto, il momento in cui la persona decide concretamente di chiedere aiuto e supporto condividendo con una persona esterna le proprie difficoltà, i disagi, le emozioni e le sensazioni che caratterizzano una situazione che vorrebbe cambiare, migliorare o imparare a gestire.

Spesso il primo colloquio è un momento delicato perché la persona è al primo contatto con uno psicologo o con uno psicoterapeuta e magari non sa bene cosa aspettarsi, può essere emozionata, agitata, un po’ in ansia o in imbarazzo. Tutto questo è normale, in quanto condividere e affidare a una persona esterna, seppur professionista, le nostre tematiche più delicate, è una scelta molto importante e significativa. Per questo motivo è importante che tutto l’eventuale percorso, in particolar modo il primo colloquio, sia caratterizzato da un clima di accoglienza, rilassato, non giudicante e che possa mettere a proprio agio la persona nel miglior modo possibile.

Anche per questo motivo abbiamo scelto di condividere alcune informazioni riguardo all’andamento del primo colloquio conoscitivo, vediamole insieme:

Come contatto?
Telefono, numero fisso o numeri diretti dei terapeuti, email della Cooperativa o compilando la form presente sul nostro sito. Uno dei terapeuti / psicologi risponde e prende in carico la richiesta, oppure vi richiamerà non appena possibile.

 Posso venire senza appuntamento?
È sempre preferibile concordare un appuntamento, anziché presentarsi direttamente in sede, in quanto potremmo non avere disponibilità di studi e terapeuti in quel momento.

 Quanta attesa?
Uno dei nostri principi è quello della tempestività, perciò prendiamo in carico le richieste e fissiamo gli appuntamenti prima possibile. A volte per il giorno successivo, in linea di massima passano pochi giorni, fino a un massimo di una settimana, sempre compatibilmente con le disponibilità della persona, del professionista e degli studi.

 Chi mi accoglie?
Verrà direttamente accolto dallo psicologo o dal terapeuta con cui ha fissato il colloquio.

 Come avviene la scelta del terapeuta?
Se la persona ha già individuato il nominativo del terapeuta di riferimento verrà vista dal terapeuta stesso, altrimenti il team si riserva, dopo il primo contatto telefonico, di scegliere il profilo adatto in base alle esigenze e al tipo di richiesta del paziente.

 Devo venire con una ricetta medica?
Non è per forza necessaria.

 Devo portare qualche documento?
Registriamo i dati anagrafici e li inseriamo nei nostri database per compilare i moduli di privacy e le fatture. È utile avere con sé carta d’identità e tessera sanitaria con codice fiscale.

 Posso entrare accompagnato con un’altra persona?
Per persone maggiorenni chiediamo che il colloquio venga fissato su richiesta diretta della persona. Allo stesso modo, se il colloquio è individuale, è importante che il primo colloquio rappresenti uno spazio di confronto e condivisione personale, perciò solitamente chiediamo che possa essere effettuato individualmente. A volte può comunque essere molto importante riservare uno spazio temporale per un confronto individuale con la persona che accompagna il diretto interessato (un parente, genitore, coniuge, compagno, caregiver ecc..). Per quanto riguarda i primi colloqui in età evolutiva il discorso è leggermente diverso perché in quel caso il colloquio con i genitori è fondamentale e spesso preliminare rispetto al colloquio col minore.

 Devo parlare io, spontaneamente, oppure il terapeuta mi fa delle domande?
Il nostro approccio, cognitivo-comportamentale, prevede che lo psicologo e lo psicoterapeuta sia molto “attivo” nel fare domande, stimolare riflessioni e chiedere informazioni alla persona. Le domande hanno lo scopo di approfondire meglio la natura del problema che ha portato la persona a rivolgersi a noi, il decorso e la durata di tali difficoltà, il motivo che ha spinto la persona a presentarsi proprio in quel momento, eventuali altri disturbi legati alla difficoltà riportata, l’assunzione di farmaci o altre terapie, gli obiettivi e le aspettative della persona rispetto al colloquio e a un eventuale percorso. Si chiedono anche delle notizie generali sullo stato di salute, sul lavoro, sulla famiglia e sulle relazioni.

 Mi stendo sul lettino?
No, non è necessario, facciamo accomodare su una comoda sedia di fronte al terapeuta, con una scrivania.

 Quanto dura?
Dai 45 ai 60 minuti, circa 1 ora.

 Il primo colloquio mi impegna a fare un percorso più lungo oppure no?
Non è detto, il primo colloquio può essere anche una semplice consulenza. Dipende dalle aspettative della persona e da cosa deciderà dopo che lo psicologo le avrà spiegato il proprio modo di lavorare e il proprio parere su come è possibile prendere in carico la situazione per poterla gestire meglio, trattare o risolvere. Si può decidere subito di iniziare un percorso, solitamente settimanale, di valutazione e poi di trattamento, oppure pensarci un po’ e ricontattare lo psicologo in un secondo tempo.

Se avete altre curiosità non esitate a contattarci!

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